Giuseppe Paolo Stanislao Occhialini, detto Beppo (Fossombrone, 5 dicembre 1907 – Parigi, 30 dicembre 1993), è stato un fisico italiano. È noto per il suo contributo fondamentale alla scoperta del pione e del muone nella fisica delle particelle elementari.
Carriera: Occhialini ha iniziato la sua carriera scientifica a Firenze, collaborando con Bruno Rossi nello studio dei raggi cosmici. Successivamente, si trasferì a Cambridge dove lavorò con Patrick Blackett, sviluppando la tecnica delle emulsioni nucleari per rivelare le tracce delle particelle cariche.
Scoperta del pione: Nel 1947, Occhialini, Blackett e Cecil Powell, presso l'Università di Bristol, utilizzarono emulsioni nucleari per identificare il pione (π-mesone), una particella predetta teoricamente da Hideki Yukawa come mediatore della forza nucleare forte. Questa scoperta fu cruciale per lo sviluppo del modello standard della fisica delle particelle. Per questo lavoro, Powell ricevette il Premio Nobel per la fisica nel 1950.
Contributi successivi: Occhialini continuò a dare significativi contributi alla fisica delle particelle, lavorando su esperimenti con acceleratori di particelle e partecipando alla progettazione di strumenti per l'esplorazione spaziale, in particolare nell'ambito della ricerca sui raggi cosmici. Ha lavorato al CERN e ha ricoperto posizioni accademiche in diverse università, tra cui Genova e Milano.
Eredità: Giuseppe Occhialini è considerato una figura chiave nella storia della fisica italiana e internazionale. La sua abilità sperimentale e la sua capacità di innovazione tecnologica hanno lasciato un'impronta duratura nella ricerca sulle particelle elementari e sull'astrofisica.
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